Breve Trattato della Diagnosi Orientale 2: Il Cibo dell’Uomo

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La Diagnosi orientale è un sistema di filosofie ed esperienze empiriche che dall’antichità ci sono giunte fino a oggi attraverso diverse fonti, tra cui i testi antichi, le scuole taoiste o ayurvediche, etc.

Nel precedente articolo abbiamo parlato di Yin e Yang e di come sia importante comprendere i meccanismi fisici e spirituali dell’universo che, inevitabilmente, influenzano la Diagnosi orientale e il nostro benessere.

Oggi il nostro focus sarà il cibo, di cui abbiamo trattato in parte anche in questo Articolo.

Ogni cibo o elemento, per la filosofia antica (in specifico quella orientale nata in Cina), è collegato a un organo, e può dare più o meno energia allo stesso ed, eventualmente, se consumato in eccesso, danneggiarne un altro.

La teoria che esemplifica perfettamente questi tipi di abbinamento cibo-organo, è chiamata Teoria dei Cinque Elementi, ed è possibile approfondirla in questo popolare e antico manuale (vedi immagine qui sotto).

Testo Classico di Medicina Interna dell'Imperatore Giallo
Huang Ti Nei Ching Su Wen

Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere

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Un altro testo importante, che consiglio fortemente di leggere, è il seguente, e potete vederlo sotto questa frase: Il Medico di Se stesso. Libro fondamentale se si vogliono approfondire le antiche filosofie orientali.

Il Medico di Se Stesso
Manuale pratico di medicina orientale

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Secondo le Cinque Trasformazioni, il buon funzionamento dei Reni contribuisce al buon funzionamento del fegato, il fegato a sua volta darà energia al cuore, sostenendolo, e il cuore lo farà con milza-pancreas-stomaco, e quest’ultimo darà supporto ai polmoni. Questa è chiamato Ciclo di Creazione.

Il Ciclo di Distruzione avviene a causa di un eccesso di un sapore o cibo, e tra poco vedremo come è stato considerato dalla medicina cinese.

L’essenza delle Cinque Trasformazioni, della Diagnosi orientale e di Yin e Yang è contenuta nella Macrobiotica, che è una disciplina alimentare (e oltre) a tutti gli effetti. Là fuori, noterete (anche solo bazzicando sul web), esistono diverse scuole, le quali applicano i principi macrobiotici (modernizzati da Georges Ohsawa e Michio Kushi) più o meno in modo arbitrario. In Italia ha avuto molto successo la cucina macrobiotica di Mario Pianesi, dalla quale io stesso ho imparato molto.

Quando parliamo di discipline alimentari, entriamo in un mondo rischioso, poiché quando si tratta di diete o medicine è bene farsi seguire da un medico e non essere da soli, anche quando si pensa di avere le capacità per farlo. Ho conosciuto persone che seguendo rigidamente certe diete, hanno ottenuto l’effetto contrario a quello ricercato.

Mangiare è un’arte, ed è l’atto più sacro e importante per vivere. Possiamo fare a meno del nostro/a partner o dei social network, ma mai potremmo fare a meno del cibo (aria e acqua comprese). Questo perché il cibo costruisce le nostre ossa, la nostra pelle, gli organi, ogni strato e ambiente del nostro organismo.

Vediamo quali sapori la Diagnosi orientale (o Medicina Cinese) associa ai vari organi, così che possiate avere una visione panoramica anche dei vostri gusti ed eccessi.

Reni – sapore associato: salato. Dunque il salato, i sali minerali in generale, daranno energia ai reni.

Fegato – sapore associato: acido.

Cuore – sapore associato: amaro.

Milza-pancreas, Stomaco – sapore associato: dolce.

Polmoni – sapore associato: piccante.

Dunque, i sapori danno energia a tutto l’organismo, e in particolare a un specifico organo. In questo articolo prenderemo in considerazione solamente gli organi menzionati, tuttavia Intestino Tenue, Crasso, etc, sono anch’essi parte di tale processo. Per approfondimenti, leggete Il Medico di se stesso.

Quando portiamo in tavola prodotti eccessivamente lavorati o salati (come anche piccanti o dolci), andremo a chiedere a quello specifico organo di lavorare maggiormente. Così facendo, l’organo richiede a sua volta l’aiuto di un altro organo, il quale si ritroverà a dare più energia all’uno piuttosto che a un altro.

Dovete pensare che gli organi lavorano in sinergia. Quindi, se un organo si affatica, altri dovranno lavorare di più.

Studi hanno affermato che l’amaro può essere benefico al cuore, ma in eccesso anche danneggiarlo. La Teoria dei Cinque Elementi, nata qualche millennio prima, già lo evidenziava (come avete notate il sapore amaro è associato al Cuore, dunque, un eccesso di quel sapore può portare a due diverse condizioni, già descritte nel precedente articolo). L’amaro può venire dal caffè, il tabacco, come anche dalla cicoria etc.

Non vi resta che approfondire, di materiale ne potrete trovare e qui verranno mostrati solamente alcuni consigli.

Nella dieta macrobiotica, particolare attenzione viene data ai vegetali (qualcuno avrà pensato ai cereali, questo è vero ma è anche falso).

Michio Kushi scriveva (nel suo libro Il Nuovo Libro Della macrobiotica): Più cibi animali mangiamo, più inspiriamo e più il nostro respiro diventa laborioso e disarmonico; più cibi vegetali mangiamo, più il nostro respiro diventa armonioso. 

In questo Video Marco vi mostra un esercizio per migliorare la respirazione, portando ossigeno in modo armonico in tutto il corpo.

Secondo il pioniere della macrobiotica moderna Georges Ohsawa, e secondo il suo allievo Michio Kushi, è importante introdurre nella nostra dieta quotidiana cinque cibi fondamentali secondo alcune percentuali o proporzioni. In questo modo saremo sicuri di non eccedere, di non andare a compromettere il perfetto equilibrio che gli organi interni/esterni hanno creato tra di loro.

Il piatto perfetto dovrebbe essere composto dalle seguenti proporzioni.

  • Una zuppa (più liquida d’estate, più concentrata d’invero). Un alimento caldo aiuta il nostro stomaco a ricevere il cibo solido e migliora la digestione.
  • 40/50% del vostro piatto (quindi immaginando che il nostro piatto sia un cerchio che rappresenti il 100%), dovrebbe essere costituito da un cereale (pasta, riso, miglio o orzo, a scelta).
  • 50% vegetali (sia crudi che cotti). Non dobbiamo mai sottovalutare la forza di mangiare un vegetale crudo, poiché esso mantiene quasi del tutto inalterate le sue proprietà. Ogniqualvolta cuciniamo, andiamo a compromettere parzialmente quelle proprietà. Persino quando frulliamo, dobbiamo subito bere il nostro succo, altrimenti con il passare dei minuti, alcuni elementi si perderanno.
  • 10% del nostro pasto dovrebbe essere dedicato alle proteine (preferibilmente di origine vegetale). La percentuale potrebbe variare a seconda di vari parametri. Se siete molto giovani, al di sotto dei 24 anni, questa percentuale sarà maggiore, dal 10 fino al 15%. Se siete anziani o adulti, quindi già ben sviluppati, il 10% è più che sufficiente. Quindi se mangiate un chilo di cibo, la vostra razione di legumi sarà di 100 grammi. Stesso discorso dipende anche dal lavoro, la vostra costituzione e se siete degli sportivi. La proporzione potrebbe variare, ma nelle indicazioni che si possono ottenere nel campo macrobiotico, si consiglia di non eccedere l’assunzione di proteine, poiché sono un cibo molto acidificante e conduce a problemi di salute (diabete, cancro etc.).
  • Acqua: soprattutto per chi ha una dieta ricca di cibi animali, è bene bere almeno due litri di acqua al giorno. Gli sportivi consumano molta più acqua e dovrebbero integrarla a seconda delle loro necessità.

Dal libro di Bill Bryson The Body (in italiano Breve storia del corpo umano), lo studioso scrive (a proposito di sudorazione e litri di acqua da reintegrare): Un uomo di 70 kg contiene poco più di 40 litri di acqua. Se lui non fa altro che respirare e stare seduto, consumerà circa 1.5 litri al giorno attraverso la respirazione, la sudorazione e l’urina. Ma se lui fa degli esercizi, può perdere fino a 1.5 litri all’ora! […] Camminando sotto il sole cocente, puoi perdere dai 10 ai 12 litri di acqua al giorno. 

Il professor Bryson continua dicendo che perdendo dai 3 ai 5 litri di fluido incorriamo in mal di testa e letargia. Più perdiamo liquidi corporei, senza che questi vengano ripristinati attraverso l’assunzione di acqua, più saremo sottoposti a una condizione sfavorevole, dallo schock alla morte. Il 99% della tua sudorazione è composta di acqua.

Oltretutto, qui evidenziamo due cose molto importanti in riferimento all’assunzione quotidiana di acqua:

  • la prima è associata ai vegetali, che aiutano a reidratare il corpo (e qui includo anche la frutta).
  • L’importanza di bere un buon the verde, come il Beicha (o Bancha) e almeno una zuppa liquida al giorno. Mantenere il corpo idratato nella giusta misura, aiuta a vivere meglio.

E le proteine? Le vitamine? Etc….

Come mi insegnava il professore di biologia all’università di Milano, se si vuole seguire una dieta il più vicino possibile a quella vegetariana e/o vegana, per avere il giusto apporto di proteine e vitamine (come quelle del gruppo B), basta mangiare nello stesso piatto un cereale e un legume. Insieme, i due, forniscono un’esplosione di elementi importantissimi per il corpo umano, tra cui tutte le proteine necessarie, calcio, potassio, vitamine del gruppo B etc.

Le verdure e la frutta sono un altro concentrato di ferro e vitamina C.

Non si dovrebbe eccedere in qualcosa solo perchè abbiamo saputo che contiene la Vitamina X o qualsiasi altro elemento, poiché il corpo è un laboratorio e il cibo che ingeriamo viene trasformato.

Il miglio, per esempio, non contiene calcio, o almeno non abbastanza. Eppure, poiché contiene magnesio, combinato con le verdure, apporta più calcio del latte lavorato che si trova nei negozi. Poiché l’assunzione del calcio è intimamente collegata a dei processi chimici che avvengono grazie alla presenza del magnesio.

Nel prossimo capitolo sulla Diagnosi Orientale, affronteremo i sintomi e i segnali che il vostro corpo vi mostra per dirvi cosa succede dentro di voi.

Qui vi mostro alcuni cibi benefici per i singoli organi (tenendo conto che in generale sono cibi che fanno bene al corpo nel suo insieme).

Reni: Insalata riccia, cavoli, prezzemolo, cime di rapa, Azuki, fagioli neri, ceci neri, riso integrale etc.

Fegato: grano (integrale), funghi, spinaci, asparagi, carciofi, bieta, sedano, fagioli, piselli, olio di oliva, etc.

Cuore: lattughe, cicoria, fagioli in generale (borlotti, rossi e bianchi), olio di sesamo, etc.

Milza-pancreas, stomaco: miglio, mais, cetrioli, zucche, carote, ceci, etc.

Polmoni: Riso, orzo, rucola, cipolla, finocchio, lenticchie, etc.

Scritto da Marcello Iori

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