“A cosa serve aver sviluppato una scienza capace di formulare previsioni se, alla fine, tutto quello che siamo disposti a fare è perdere tempo e aspettare che quelle previsioni si avverino?” F. Sherwood Rowland, Premio Nobel per la chimica per i suoi studi sul buco dell’Ozono.
Chi è Greta Thunberg e dove guardare I Am Greta Thunberg – il Documentario.
Se stai leggendo questo articolo, presumo che lo sai già.
“Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza” Greta Thunberg.
Nata e cresciuta in Svezia, è diventata la più importante e popolare attivista ambientale a soli 15 anni, grazie ai suoi ripetuti e costanti scioperi davanti al parlamento di Stoccolma, mostrando un cartellone con la scritta Skolstrejk för klimatet (sciopero scolastico per il clima) e mettendo a disposizione “volantini” in merito al motivo della sua protesta: i cambiamenti climatici.
Da quel 2018 a oggi per lei e per noi sono cambiate molte cose. Io abitavo in Inghilterra e seguivo la vicenda attraverso i social e le interviste pubblicate su YouTube, ma ero anche impressionato dalla risonanza che quel nuovo fenomeno stava avendo. Una mattina sono uscito dal posto di lavoro per prendere una boccata di aria e mi sono ritrovato nel mezzo di un folto gruppo di studenti e genitori che scioperavano per trasmettere il messaggio di Greta Thunberg. Dopo quella volta, tra il 2018 e 2019, l’ho visto spesso accadere, e quando ho potuto ho preso parte anche io alla marcia di protesta.
Tutto il mondo, finalmente, parlava di sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici in maniera più evidente. In precedenza vi erano stati scienziati, attivisti e altre personalità che ne avevano scritto, discusso e portato alla ribalta quei temi, ma mai come in quei due anni l’impatto di un argomento tanto sottovalutato e poco compreso era stato così riconosciuto.
Ovviamente, non a tutti è piaciuta la mossa di Greta, né tantomeno il suo impatto sulla società e, oltre al suo successo, sono stato testimone indiretto della bruttezza che spesso alcuni hanno dimostrato (e continuano, purtroppo, a farlo), nel criticare in maniera poco elegante una ragazza di 15/16/17 anni che cercava solo di spingere i governi ad attuare delle azioni importanti al fine di garantire una vita sostenibile (sulla Terra) ai figli del futuro.
Una delle prime frasi celebri di Greta furono (appunto): “Se a voi non interessa il mio futuro sulla terra, perchè a me dovrebbe interessare il mio futuro a scuola?”
E poi: “Dobbiamo cambiare adesso perché domani potrebbe essere troppo tardi.”
Greta è stata sin da subito molto diretta e dura nelle proprie esposizioni, per far arrivare il suo messaggio ai politici, ai governi, a chiunque detenesse il potere di gestire una società ed essere decisivo nel mettere in funzione meccanismi sostenibili per salvare il pianeta. La voce di Greta si è alzata per svegliare proprio quella parte di mondo che ogni giorno prende decisioni per il “benessere” del popolo. Tuttavia, ha fatto molto di più, quel grido ha viaggiato per i vicoli, le strade, valicando i confini delle nazioni, i fiumi, i mari, tanto che a partire da quei giorni del 2018, nella sua Stoccolma, Greta si è ritrovata a viaggiare per l’Europa per incontrare leader politici e parlare alle conferenze più importanti (Cop24 delle Nazioni Unite, Forum economico mondiale di Davos etc.) sui cambiamenti climatici.
Inoltre ha lanciato il movimento scolastico Friday for Future.
Potete vedere una parte del viaggio di Greta Thunberg nel documentario sulla sua vita da quel lontano 2018, seduta contro una parete di cemento con le gambe rannicchiate al petto, alle più importanti manifestazioni internazionali dove è riuscita a smuore, insieme ad altri attivisti, milioni di persone. Se avete Amazon prime, da oggi (3 gennaio 2021) il documentario è disponibile alla visione.
Una cosa che mi ha colpito molto del documentario, è la fermezza e sensibilità di Greta. Lei si rende conto che il futuro è una responsabilità di ognuno di noi, che come tale richiede un impegno globale (i politici si impegnino ad attuare azioni decisive per contrastare il surriscaldamento globale ad esempio, oppure che ognuno di noi, nel proprio piccolo, si impegni in una vita più sostenibile, dall’alimentazione ai nostri acquisti quotidiani, etc.)
La consapevolezza di Greta, però, diviene anche la sua frustrazione più grande, ben presto realizza che tutto quel mondo di persone importanti che le stringono la mano, o la invitano a parlare alle Nazioni, etc., sembra un mondo fittizio, quasi una scenografia dove loro non sono altro che attori in una parte da recitare. Greta, dunque, comprende che le sue parole vanno a vuoto, non vengono colte, che per quanti applausi o strette di mano o parole di gratitudine abbia ricevuto, quei politici o leader di popoli, non sappiano fare altro che interessarsi di crescita infinita ed economia.
La sua voce, dunque, la voce di Greta, diviene più dura, tanto che lei non osa censurare ciò che pensa, ciò che vuole dire.
Voglio far sapere a coloro che hanno criticato aspramente Greta con parole davvero ingiuste, che danno proprio il senso della bassezza della nostra razza umana sempre più interessata al profitto, a fregare il prossimo, a distruggere piuttosto che costruire in modo consapevole, che l’emergenza ambientale non è più una ipotesi. E’ stata dichiarata un dato di fatto, e per tale ragione le nazioni si sono unite in diversi vertici (come quello di Parigi) per discutere sulle azioni da adottare per contrastare il surriscaldamento globale.
Nei prossimi articoli discuterò delle prove, e di come il CLIMATE CHANGE sia una realtà che da qualche decennio sta cambiando il mondo, portandoci verso un futuro insostenibile.
Nel frattempo, Buon Compleanno Greta.
La maggior parte dei ragazzi/ragazze cresce con gli ideali del consumo, dello spreco, dell’eccesso, e anche se hanno sentito parlare di cambiamenti climatici, non sanno nulla a riguardo e fanno ben poco per migliorare il futuro dell’umanità. E poi ci sono quei pochi, capaci di muovere milioni di persone con un piccolo ma grande gesto di solidarietà e protesta, e io non posso fare altro che render loro omaggio e dire: Non fermatevi, io sono uno di quelli che sta dalla vostra parte.
Ecco alcune letture interessanti che vi invito a fare.
[…] come già detto in un precedente articolo, il Climate Change è cosa definitiva. Alcuni scienziati ne parlavano negli anni ’70, e non […]