L’oscuro splendore del KALI YUGA. La nostra epoca.
Nel precedente articolo Il Mahat tattva e l’internet cosmico abbiamo brevemente parlato di dove, secondo la cosmologia vedica, ci troviamo nel quadro cosmico. Nel presente articolo parleremo invece dell’interessante collocazione temporale di cui ci parlano i veda: il Kali Yuga.
In questo momento storico noi viviamo nel KALI YUGA, l’ultimo dei quattro periodi (o ere) che, secondo la tradizione vedica, si susseguono ciclicamente come le stagioni. L’epoca del KALI (termine Sankrito che significa nero/oscuro) nonostante i grandi progressi tecnologici e le scoperte in campo scientifico, viene considerata un’epoca di declino. Vediamo perché.
Dobbiamo precisare ancora una volta, che noi occidentali, rispetto alla cultura vedica, guardiamo al tempo e alla storia come a qualcosa di lineare, che succede per progressione. Tuttavia, per l’antico popolo vedico, la storia dell’umanità e della creazione era concepita in modo ciclico. Ovvero, contraddistinto da epoche che iniziavano e si concludevano per dare vita a nuove.
Possiamo dire che il Kali Yuga ha avuto inizio circa cinquemila anni fa.
Questa datazione viene fatta coincidere con la partenza dell’Avatar Sri Krishna dalla Terra. Le epiche della Personalità Suprema sono narrate nel Mahabharata (che contiene la Bhagavad Gita) e in altri testi chiamati Purana.
Il Kali Yuga è un’epoca di ignoranza spirituale.
I precedenti Yuga o cicli, invece, erano caratterizzati da una vasta conoscenza spirituale dell’individuo, lunga vita e dalla più alta virtù. Tuttavia, ogni Yuga è seguito dalla decadenza della virtù. Dopo l’epoca d’oro del Satya Yuga, in cui dimorava l’armonia, la purezza e la virtù, viene il Treta Yuga, in cui la virtù deve essere acquisita attraverso le pratiche religiose; nel Dvapara Yuga vige la passione, e le pratiche religiose sono sostenute dai sacrifici etc.
Dunque, il Kali Yuga è un’epoca popolata da conflitti e scontri di ogni genere. Le qualità positive delle persone come l’onestà, la carità, la benevolenza, la virtù, l’interesse per tematiche e pratiche mirate a elevarsi spiritualmente, sono progressivamente rimpiazzate da comportamenti scorretti e atteggiamenti negativi come la manipolazione, la menzogna, l’indifferenza, la crudeltà, l’ipocrisia, la sete di potere e un crescente interesse verso tutto ciò che è esclusivamente materiale. In pratica, questa è la peggiore delle epoche in cui si possa capitare, e la storia lo ha ampiamente dimostrato, basta spostare l’orologio indietro di qualche decennio e siamo nel pieno della seconda guerra mondiale, facciamo ancora un passo indietro e troviamo un’Europa colonialista impegnata con la tratta atlantica degli schiavi; riavvolgiamo il tempo di qualche centinaio di anni e piombiamo nel medioevo dove abbondavano i brigantaggi, le torture, gli scontri religiosi, le spedizioni contro gli eretici, l’inquisizione e le condanne al rogo.
In cinquemila anni di storia dell’umanità abbiamo documentato più di cinque mila guerre, un record degno del Guinness dei primati.
Per darvi una prova di questa anticipata saggezza, leggeremo un passo significativo del Visnu Purana (antico testo vedico) che parla dell’attuale epoca Kali Yuga:
“…saranno Re di spirito frivolo, con violento temperamento, e sempre dipendenti dalla menzogna e dalla malvagità. Essi infliggeranno la morte a donne, bambini e mucche; si impadroniranno della proprietà dei loro sudditi. […] Le loro vite saranno brevi, i loro desideri insaziabili, e mostreranno poco pietà. […] Allora la proprietà sola conferirà rango; la ricchezza sarà l’unica fonte di devozione; la passione sarà l’unico vincolo di unione fra i sessi; la menzogna sarà l’unico mezzo di successo nelle dispute; e le donne saranno oggetti semplicemente di gratificazione sensuale. La Terra sarà venerata ma solo per i suoi tesori minerali; […] la debolezza sarà la causa della dipendenza; la minaccia e la presunzione sostituiranno l’apprendimento; […] l’accordo reciproco sarà il matrimonio….
Fortunatamente il Visnu Purana ci rassicura dicendoci che tutto questo male non sarà vano, e che alla fine di questa oscura epoca, ci saranno degli avvenimenti che riporteranno la Terra a un’epoca di vero splendore.
Le caratteristiche del tempo presente, mostrano chiaramente che mentre l’aspetto materiale della civiltà è in fase crescente, l’aspetto spirituale è come dire al buio. C’è poco da fare, l’ignoranza (della sfera spirituale) e l’egoismo, sono l’ordine prevalente.
La perfezione fisica e morale, predominante nella struttura psicofisica dell’uomo delle Ere/Yuga precedenti (come il Satya Yuga), è andata pian piano diminuendo fino a quasi declinare del tutto nel Kali Yuga.
Ma attenzione! Vedremo che i Veda ci danno anche un messaggio finale che ribalta compitamente la prospettiva adottata fin qui.
Se è vero che ora siamo in una fase discendente, è altrettanto giusto affermare con sicurezza che prima o poi avrà inizio il movimento ascendente, il movimento che riporterà l’attenzione verso la spiritualità, che secondo le scritture vediche si stima avverrà tra molti secoli.
Ciò non vuol dire che non ci sia niente di spirituale oggigiorno, ma come abbiamo visto in un articolo precedente sullo Yoga, ogni pratica nel Kali è snaturata, sventrata e mutilata dal suo significato più profondo. Per farvi un esempio: nel Kali Yuga il Veda è diviso in 4 parti principali, più altri strati di esso. Nell’epoca d’oro del Satya Yuga, tutta la letteratura che oggi leggiamo dei Veda (più ampia della Bibbia) era contenuta nella sola sillaba OM.
Le scritture vediche hanno datazioni molto precise sulla durata di ogni Era, ma siccome è un argomento che necessita di approfondimenti e seri studi a riguardo, abbiamo deciso di non citarvene nemmeno uno, così da stimolarvi ad andare a trovare queste informazioni per conto vostro qualora foste davvero interessati all’argomento (sotto un libro vivamente consigliato).
La storia universale secondo l’antico testo indiano
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In questa sede ci interessa soprattutto farvi notare con quale accuratezza i testi vedici, che sono stati scritti più di cinquemila anni fa, descrivono questa Era (il Kali Yuga). Vi proponiamo la traduzione di alcuni (non tutti) passaggi che si trovano in un altro testo antico, lo Srimad Bhagavatam, canto 12 capitolo 2:
Testo 1: Śukadeva Gosvāmī disse: Allora, o Re, la religione, la verità, la pulizia, la tolleranza, la misericordia, la durata della vita, la forza fisica e la memoria diminuiranno di giorno in giorno a causa della potente influenza dell’Età di Kali.
Testo 2: Nel Kali Yuga, la ricchezza da sola sarà considerata il segno della buona nascita, del comportamento corretto e delle belle qualità di un uomo. E la legge e la giustizia saranno applicate solo sulla base del proprio potere.
Testo 3: Uomini e donne vivranno insieme solo per attrazione superficiale e il successo negli affari dipenderà dall’inganno. La femminilità e la virilità saranno giudicate in base alla propria esperienza nel sesso, e un uomo sarà conosciuto come un brāhmana (saggio) solo perché indossa un abito religioso.
Testo 4: La posizione spirituale di una persona sarà accertata semplicemente in base a simboli esterni, e sulla stessa base le persone cambieranno da un ordine spirituale all’altro. La correttezza di una persona sarà seriamente messa in discussione se non si guadagna da vivere bene. E uno che è molto abile nel fare giochi di parole sarà considerato un erudito.
Testo 5: Una persona sarà giudicata empia se non ha denaro e l’ipocrisia sarà accettata come virtù. Il matrimonio sarà organizzato semplicemente mediante accordo verbale, e una persona penserà di essere idoneo a comparire in pubblico se ha semplicemente fatto il bagno (vuole intendere che le persone si preoccuperanno solo della pulizia esteriore ma non della propria integrità morale, belli fuori ma marci dentro, per la cronaca).
Testo 6: Si riterrà che un luogo sacro non sia costituito da più di un serbatoio d’acqua situato a una certa distanza, e si penserà che la bellezza dipenda dall’acconciatura di una persona. Riempire la pancia diventerà l’obiettivo della vita e chi è audace sarà accettato come sincero. Chi può mantenere una famiglia sarà considerato un uomo esperto e i principi della religione saranno osservati solo per il bene della reputazione.
Testo 7: Poiché la terra diventa così affollata da una popolazione corrotta, chiunque tra qualsiasi classe sociale si mostri il più forte guadagnerà potere politico.
Testo 8: Perdendo le loro mogli e proprietà a causa di governanti così avari e spietati, che non si comporteranno meglio dei normali ladri, i cittadini fuggiranno verso le montagne e le foreste.
Testo 9: Tormentate dalla fame e dalle tasse eccessive, le persone ricorrono a mangiare foglie, radici, carne, miele selvatico, frutta, fiori e semi. Colpiti dalla siccità, diventeranno completamente rovinati.
Testo 10: I cittadini soffriranno molto il freddo, il vento, il caldo, la pioggia e la neve. Saranno ulteriormente tormentati da litigi, fame, sete, malattie e grave ansia…
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La lista continua con altrettanta scioccante accuratezza nei dettagli ma credo che per il momento possa bastare.
Sembra che in un’epoca come questa, dove la maggior parte della gente vive una piena fase di degradazione spirituale ed è quindi orientata verso tutto ciò che riguarda il soddisfacimento del proprio ego e delle pulsioni fisiche, non ci sia alcuna possibilità di sfuggire all’influenza della degradazione. Invece, secondo i Veda, quest’epoca oscura nasconde uno splendore che abbaglia più intensamente che in ogni altra epoca. Difatti, se è vero che negli Yuga precedenti la consapevolezza spirituale e le virtù morali erano più comunemente diffuse, è altrettanto vero che era molto più difficile raggiungere la realizzazione spirituale.
I veda ci parlano che per raggiungere moksha (o liberazione spirituale), gli aspiranti dovevano cimentarsi in pratiche yoga e meditazione molto difficili e che potevano durare decine e decine di anni, oppure compiere delle pesanti austerità, riti cerimoniali e recitare con assoluta precisione lunghe e complesse formule vediche (Mantra in Sanskrit); l’intonazione leggermente errata anche di un sola parola annullava tutto il procedimento.
Questo, però, cambia nell’era di Kali Yuga, dove se è vero che la maggioranza della popolazione vive nella completa ignoranza spirituale, è molto più facile raggiungere la realizzazione spirituale se si segue con sincerità un’autentica pratica spirituale.
In un certo senso, l’era del Kali consente di fare un percorso intensivo che, richiedendo un pò di impegno e capacità di sopportazione, permette un salto quantico nel raggiungimento della perfezione spirituale. Questa è la così detta Benedizione del Kali Yuga, dove l’obbiettivo degli sforzi per raggiungere la realizzazione spirituale si ottiene più velocemente.
Secondo i Veda, Il canto del mantra Hare Krishna è il metodo di realizzazione più facile, ma anche il più efficace, per l’età di Kali. Tutti possono farne l’esperienza: il canto del maha–mantra, venuto direttamente dal mondo spirituale, ha il potere di far sorgere l’estasi spirituale in chi lo intona o lo ascolta.
”Il canto del mantra Hare Krishna è di natura spirituale, perciò trascende i vari livelli di coscienza materiale, quello fisico, mentale e razionale. Non occorre comprendere la lingua del mantra né darne un’interpretazione intellettuale. Tutti possono partecipare al canto del maha-mantra senza una preparazione preliminare.” A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
L’Uddhava-Gita è uno dei testi più importanti del repertorio vedico incentrato sulla figura di Krishna, tanto quanto la Bhagavad Gita. Pertanto vi consigliamo la sua attenta lettura. Esso è uno dei discorsi sacri più sensibili e lucidi che si possano trovare in merito a verità spirituali e filosofia di vita.
Scritto da Marco Valvo
[…] Krishna, la Personalità Suprema, che apparve nello Yuga precedente (attualmente siamo nel Kali Yuga), nel suo discorso con Arjuna nella Bhagavad Gita, spiega perfettamente la posizione degli esseri […]
[…] la possiamo vedere anche con ciò che è accaduto ai dinosauri. Oggi, secondo i Veda, siamo nel Kali Yuga (clicca qui per maggiori Info), domani potrebbe esserci qualcun altro al posto nostro. Ai fini della vita, dell’Assoluto (o […]
[…] della disciplina e del rigore, possiamo lasciar andare tutte le strutture e i valori imposti, (Kali Yuga), dalla società Patriarcale, dalla famiglia e dalle religioni, in questi ultimi millenni e in modo […]
[…] e potere. Inoltre, la visione vedica riconosce la natura ciclica del tempo e delle ere cosmiche (a questo link trovate un piccolo approfondimento a riguardo), in cui le epoche di pace sono inevitabilmente seguite da periodi di turbolenza e conflitto. […]