Chi era Tesla? Come mai se ne parla tanto, oggi più che mai?
Nessuno può negare che questa personalità di origini croate fosse un genio, e per scoprirlo, insieme a voi, sveliamo passo dopo passo quali sono stati gli elementi e i momenti che lo hanno consacrato come una delle menti più brillanti della storia moderna.
Vi invito, sin da ora, a leggere il libro di Marco Pizzuti Scoperte scientifiche non autorizzate. Per approfondire.
“La scienza non è nient’altro che una perversione, se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità” Nikola Tesla.
Nasce nel luglio del 1856 (quando ancora le fonti di illuminazione provenivano dall’olio, dal sego o dalla cera d’api) in una cittadina croata dell’impero austro-ungarico. Suo padre era un reverendo ortodosso, un erudito dotato di una capacità mnemonica prodigiosa. La madre, invece, proveniva da una famiglia contadina di inventori.
Si racconta che la notte della sua nascita fu piena di fulmini.
Tuttavia, della sua incredibile storia e di alcune delle sue più stupefacenti scoperte si sa poco o nulla, poiché l’FBI, nel 1943, le oscurò per motivi di “sicurezza nazionale”.
Come scrive il professor Pizzuti nel libro sopracitato, quasi tutte le scoperte e le invenzioni brevettate da Tesla vengono attualmente impiegate dalle masse senza che queste ultime ne abbiano la minima consapevolezza.
- Il Tachimetro delle automobili;
- Radio;
- Televisione;
- La candela dei motori a scoppio;
- La lampada a fluorescenza;
- Il contatore elettrico;
- La trasmissione di energia senza fili (Wi-Fi)
- Etc.
La passione per la scienza e la letteratura maturò in Tesla sin dalla giovane età, tanto che divenne un’ossessione. Suo padre fu costretto a nascondergli le candele e a serrare la porta della stanza dei libri per impedirgli di spendere intere giornate a studiare. Nikola, però, durante le ore notturne, scassinava la serratura per continuare a leggere.
Per tutta la vita fu tormentato da uno strano disturbo mentale che col tempo riuscì a domare, trasformandosi nella sua più grande fonte di idee.
Tesla racconta: “Nella mia infanzia ho sofferto di un disturbo particolare, che mi causava la visione improvvisa di immagini, spesso accompagnata da forti lampi di luce”.
Fu grazie a tale disturbo che Tesla comprese che ogni pensiero da me percepito mi veniva suggerito da una fonte esterna, e che i suoi organi sensoriali erano in grado di interagire con Essa.
Tesla: “Il Dono della forza della ragione ci viene da Dio, dall’essere divino, e se concentriamo le nostre menti su questa Verità, stabiliamo un’armonia con questa grande Forza”.
Infatti, Tesla, in modo diverso da altri inventori, non aveva bisogno di progettare e impegnarsi così tanto nell’attività materiale di perfezionamento dei suoi congegni/invenzioni, poiché le idee che questa Forza Superiore gli trasmetteva cadevano dentro la sua testa già nella loro forma perfetta. Tesla affermava che poteva sviluppare e perfezionare mentalmente un’idea molto velocemente senza dover mai toccare niente.
Dopo gli studi, Tesla iniziò a lavorare per l’impero di Edison, l’inventore che divenne famoso per aver portato la corrente continua. Il giovane croato non vedeva l’ora di mettere a disposizione la sua ispirata creatività e, ovunque andasse, risolveva problemi o apportava migliorie ai macchinari dell’epoca, dimostrando la sua inventiva e passione.
Ma la svolta avvenne un pomeriggio a Budapest, a passeggio con l’amico Anital Szigetzy, dove Nikola fu scosso dall’improvvisa illuminazione di una grande invenzione, il motore a campo magnetico rotante; non si trattava solo di un nuovo propulsore mai visto prima, ma di una soluzione e allo stesso tempo dell’incipit per l’introduzione della corrente alternata.
La corrente alternata e le altre incredibili invenzioni di Tesla, aprirono le porte a una guerra tra Geni, principalmente scatenata a causa dell’ego smisurato Edison che non voleva riconoscere alcun merito al genio croato.
Invero, diversi anni dopo l’apparizione di tale idea, tutta l’energia del mondo sarebbe stata generata, trasmessa, distribuita e trasformata attraverso il sistema polifasico di Tesla. La sua invenzione era superiore al sistema di Edison, della corrente in modalità continua, che non era assolutamente adatta a coprire le lunghe distanze, poiché (a causa delle legge di Ohm) incontrava notevole resistenza sui cavi conduttori che la trasportavano.
Dal libro di Pizzuti: Tesla sosteneva che il futuro apparteneva ormai alle correnti alternate con frequenze che dovevano oscillare tra i 50 e i 60 Hz (quelle utilizzate ancora oggi in America).
Ascesa e declino di una leggenda.
Quando si dice che è un mondo di squali, pare una verità banale e molto generale, ma se parliamo di Tesla ecco che assume un connotato reale e ingiusto.
Dopo aver fondato la Tesla Electric Company (grazie all’aiuto di A. K. Brown della Western Union Telegraph) e, successivamente, entrato in affari con il colosso di Westinghouse, Tesla arrivò sulla cima dell’Olimpo il Primo Maggio del 1893, quando il Presidente degli Stati Uniti accese più di 200 mila lampadine alla storica fiera di Chicago, che funzionavano con la tecnologia a corrente alternata che il popolare scienziato aveva inventato.
Tuttavia, questo episodio fu anche l’inizio della sua caduta.
Tesla non era mai stato interessato agli affari. Era convinto che scoprire il segreto delle leggi che governano il creato fosse il premio più edificante a cui si potesse ambire nella propria vita. Nella sua scala di valori, insomma, i beni materiali finivano sempre all’ultimo posto.
Tesla si pose completamente al servizio dell’umanità.
Così, l’enorme successo scientifico e commerciale delle sue invenzioni, fece storcere il naso alla “casta” dei banchieri. I banchieri erano coloro che detenevano il massimo potere, e gli imprenditori non erano altro che burattini del loro gioco.
Presto, questa lobby dei banchieri, mise alle strette Westinghouse (temeva la bancarotta della propria società), costringendolo a rompere i rapporti con Nikola Tesla, che si ritrovò di nuovo solo contro il mondo intero.
Il genio croato continuò a lavorare in sordina, progettando i primi circuiti sintonizzati mai visti prima in quell’epoca, indispensabili per il funzionamento di tutti gli apparecchi radio-televisivi. Inventò il tubo catodico, anticipando e prevedendo l’avvento della televisione; pose le basi per lo sviluppo del microscopio elettronico, e nel 1896 aveva già realizzato l’altoparlante moderno.
Progettò e mise in opera un congegno che catturava i quasi sconosciuti raggi cosmici, per imbrigliarne l’energia e metterla al servizio dell’umanità, nella costante ricerca di energia pulita, che scovò. Energia senza fili attraverso mezzi naturali (tali quali superficie terrestre e atmosfera).
Si potrebbero elencare numerose scoperte fatte da Tesla, ma tra le altre che possiamo vedere e testare, c’è l’invenzione della Radio, la quale spesso è attribuita ingiustamente a Marconi.
Dal libro di Pizzuti: “Era il 1893 quando Tesla effettuò il primo esperimento pubblico al mondo sulla trasmissione radio”.
Tesla e gli alieni.
Tesla dichiarò pubblicamente di aver intercettato (con uno dei suoi macchinari) messaggi di probabile origine intelligente dallo spazio. Lord Kelvin stesso esaminò i segnali registrati e prese le difese dello scienziato, dopo che fu deriso dall’opinione pubblica e i media.
A questo punto, Tesla fu avvicinato anche da nazioni come Germania e Russia, per sviluppare macchinari all’avanguardia da utilizzare per svariati scopi, tra cui la guerra. A Tesla sono associate le tecnologie che avrebbero permesso ai nazisti di costruire veri e propri UFO in grado di muoversi e spostarsi a incredibili velocità.
Un ultimo aspetto che vorrei porre alla tua attenzione è inerente alla presunta scoperta di quella materia oscura (o energia) che Tesla indicava col nome di Etere, energia che voleva sfruttare per creare un mondo migliore, di energia pulita e senza fili. Lo scienziato sarebbe riuscito a imbrigliare questa forma di energia pulita e gratuita per porla al servizio dell’umanità. Tuttavia, non siamo in grado di dire molto di più, poiché si sa poco o nulla su come ci sia riuscito.
Tesla riteneva che la materia, la gravitazione e ogni forma di energia fossero dei meri sottoprodotti dell’etere. In contrapposizione alle scoperte di Einstein, a proposito della deformazione dello spazio da parte dei pianeti, Tesla affermava che solo l’esistenza di un campo di forza può spiegare questi moti, e assumerla prescinde dalla curvatura dello spazio.
Tesla non pubblicò mai la sua Teoria dinamica della gravità (associata alla sua scoperta di un’energia pulita etc.), nel timore che potesse essere utilizzata per fini distruttivi. Considerando che le sue scoperte, in un momento storico di grande competizione e tensione fra nazioni, avrebbero poi portato alla creazione di macchinari a scopo bellico, forse Tesla temeva davvero che certune invenzioni potessero davvero distruggere l’umanità. Infatti, come accennato sopra, lo scienziato dichiarò di aver progettato macchine volanti prive di superfici portanti come alettoni, eliche e altri accessori esterni, in grado di raggiungere velocità elevatissime.
Tesla profetizzò: “La macchina volante del futuro, la mia macchina volante, sarà più pesante dell’aria, ma non sarà un aeroplano. Non avrà ali. Sarà stabile e solida. Se voi la vedeste stazionare sul terreno non credereste mai che si tratti di una macchina volante. Sarà in grado di muoversi a volontà nell’aria in ogni direzione e in perfetta sicurezza, a velocità mai raggiunte da aerei prima d’ora, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche etc.”.
Di Marcello Iori
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